La Musica
La musica è una delle attrazioni più belle per tutti i turisti che si recano nel Salento durante festività particolari e sagre. In tutto il Salento sta crescendo sempre di più il fenomeno della musica popolare che richiama intorno a sé un nutrito gruppo di patiti del folklore e della tradizione.
Si è riscoperto quindi l’antica bellezza della musica popolare della cosiddetta pizzica, con le sue calde e veloci sonorità. Nelle strade, nei locali e ovunque si può far musica, in Salento si assiste alla rinascita della musica tradizionale!
Gli strumenti musicali che rendono tale la musica popolare salentina sono: il tamburello (strumento più rappresentativo, chiamato anche Tamborra, se è senza sonagli), il violino (introdotto dalla Pizzica Tarantata e poi passato agli altri tipi di musica), la chitarra, l’organetto diatonico, le nacchere (di ovvia origine spagnola utilizzata anche nei Canti de’ Traineri oltre che nelle Pizziche), il mandolino, il flauto e l’armonica a bocca.
Ai giorni nostri sono sopravvissute tre tipi di Pizziche: la Pizzica de Core, la Pizzica Scherma e la Pizzica Tarantata.
Partiamo dalla prima. La Pizzica de Core è suonata e danzata in occasione di feste popolari, ma soprattutto durante matrimoni, battesimi e feste familiari. È una danza ovviamente saltata, di coppia mista e dal ritmo molto veloce. Possono ballare la Pizzica de Core sia i piccoli che i grandi perché questa rappresenta il sentimento di gioia e di libertà. Se ballata in coppia,la Pizzica de Core rappresenta i sentimenti d’amore e dell’erotismo.
La Pizzica Scherma invece è un ballo che viene messo in scena durante la celebrazione di San Rocco a Torre Paduli, tra il 15 e il 16 agosto. È una danza rituale di coppia che in passato prevedeva l’uso di coltelli e spade. La parte più suggestiva è affidata ai migliori suonatori di tamburello che agitano il ritmo intorno ai danzatori. Di solito la scherma è una Pizzica che si balla soprattutto tra uomini; non è raro sentire l’accompagnamento anche con l’armonica a bocca.
Ultima, però più importante, è la Pizzica Tarantata. Si tratta di una danza terapeutica individuale oppure collettiva. Prende origine da un rito antichissimo per la guarigione dei tarantati e per il loro pellegrinaggio verso la Cappella di San Paolo a Galatina a fine giugno. La “Taranta” si nasconde negli anfratti e nella terra, tra le pietre dei muretti a secco. Secondo la tradizione ha il potere di pizzicare la sua vittima che cade in uno stato di possessione. L’unico modo per guarire dal pizzico era ballare a ritmo di musica. Il rito veniva svolto nelle case con l’aiuto della musica e delle preghiere. La musica ipnotizzava la “vittima” che riusciva a scatenarsi fino a guarire dal suo stato di malessere.